5 maggio 2021

Blue Milk Agency

Trasformazione digitale e competenze: 4 aspetti del rapporto tra agenzie e aziende italiane

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La trasformazione digitale è un processo necessario e obbligatorio di questi tempi; avrà un decisivo impatto su qualunque aspetto della società umana.

 

Si tratta di una trasformazione iniziata in risposta alle nuove tecnologie che non si limita solo a potenziare i processi tradizionali di innovazione e sviluppo, ma che crea nuove forme caratterizzate dai cambiamenti netti e rapidi, che avvengono in più segmenti della società.

 

Queste dinamiche erano già in atto da qualche tempo, ma la pandemia ha decisamente messo in luce l’importanza e l’urgenza di automatizzare i processi più velocemente.

 

Lo studio Skill Revolution Reboot del Gruppo Manpower ha analizzato l’impatto del Covid-19 sulla digitalizzazione, prendendo in esame:

 

• 25 Paesi

e circa 26 mila aziende.

 

Dai risultati emersi dallo studio, si evince che:

• il 43% delle aziende italiane sta accelerando i propri piani a riguardo (la media mondiale è del 21%);

• le aziende che hanno in corso piani di automazione dei processi sono quelle che creano più posti di lavoro, infatti l’85% di esse intende aumentare o mantenere la propria forza lavoro (in linea con la media globale dell’86%).

• per il 45% delle aziende mondiali e il 46% di quelle italiane la pandemia non ha influenzato il percorso di digitalizzazione e automazione (in Italia solo il 9% delle imprese ha dichiarato di aver sospeso temporaneamente i progetti di automazione dei processi a causa della pandemia).

 

In modo minuzioso e statistico, la ricerca sottolinea ciò che sta diventando rapidamente evidente: le aziende hanno la sincera necessità di trovare nuovi modi per fare le vecchie cose, ma anche nuovi modi per fare le nuove cose, inevitabili se si vuole rispondere alle sempre dinamiche e diverse esigenze. 
I lavoratori, infatti, si adattano e padroneggiano l’innovazione digitale sfruttando maggiormente le opportunità offerte dal mondo online.

 

I settori che prima del Covid-19 andavano a rilento con il processo di automazione, ora stanno velocemente recuperando: finanza, assicurazioni, immobiliare e servizi alle imprese stanno raddoppiando gli sforzi per la digitalizzazione; tutti i settori si stanno maggiormente concentrando sull’innovazione delle mansioni amministrative e a contatto con il pubblico.

 

Occupazione e competenze: cambia il mercato del lavoro

La ripresa sta interessando in modo non omogeneo il mercato del lavoro: alcuni profili sono in rapida crescita e altri perdono sempre più rilevanza.

 

Oltre alle figure HR, tra le professioni in crescita vediamo consulenti strategici, consulenti di marketing, programmatori e specialisti in digital transformation e automation (oltre, ovviamente a professionisti sanitari e specialisti in salute mentale).

 

La trasformazione digitale cambia molto le competenze richieste e, unita alla pandemia, accelera la richiesta di skills sia umane sia tecniche. Comunicazione, capacità di gestione del tempo e delle priorità, adattabilità, pensiero analitico, empatia e capacità di prendere l’iniziativa all’interno di un team, sono ora più che mai valorizzate e richieste dalle aziende.

 

In Italia investono sulle soft skills il 37% delle aziende.

 

Le aziende si trovano, quindi, a dover affrontare due principali sfide:

  • una trasformazione digitale accelerata
  • il bisogno di una maggiore flessibilità nelle modalità di lavoro.

 

Le risposte al Covid sono e saranno sia queste particolare competenze e abilità, sia la capacità di adattamento al tempo e alle nuove necessità.

 

Come faranno le aziende, specialmente le MPMI, a rispondere alle nuove esigenze dettate dal periodo?

 

Dei perfetti collaboratori per le aziende sono, e saranno sempre di più, le agenzie web, digital e di comunicazione, in quanto dispongono già delle skills umane e tecniche richieste.

Queste strutture sono in grado, infatti, di erogare servizi e di offrire supporto e consulenza avendo all'interno delle figure che soddisfano i nuovi criteri.

 

Secondo lo studio condotto da Forrester Consulting commissionato da Google sulle dinamiche del rapporto tra brand e agenzie in Italia, risulta che i brand avranno sempre più bisogno di questi particolari partner strategici. 

 

Conseguentemente, le agenzie che mettono in atto una rapida trasformazione, sono in grado di aumentare il valore offerto ai clienti.

 

Queste aziende saranno quelle che avranno una maggiore opportunità di successo.

 

4 aspetti che influenzano il rapporto tra aziende e agenzie

 

1) Coinvolgere i consumatori 

Le aziende che adattano le proprie strategie di marketing digitale intendono rispondere con forza ai cambiamenti e alle sfide di questo (a tratti surreale) periodo.

 

I vari business devono confrontarsi con diverse sfide, una tra le più importanti e difficili è il cambiamento nel comportamento di acquisto e informazione dei consumatori.

 

Si dimostrano chiave tutte le nuove modalità di attrazione e coinvolgimento dei consumatori attuate grazie agli strumenti digitali.

 

2) Sfruttare le competenze creative

Dalla ricerca è emersa la necessità di studio e conseguente sviluppo di creatività e innovazione. Sono fattori discriminanti e competenze ricercate:

  • la visione creativa,
  • la capacità di strutturazione e conseguente elaborazione di dati e processi.

 

Le agenzie possono offrire figure professionali in possesso di queste particolari competenze.

 

3) Guidare la trasformazione digitale

Le aziende italiane hanno bisogno del supporto strategico e operativo fornito dalle agenzie: per rispondere a nuove necessità, quali raggiungere un numero sempre maggiore di pubblico, acquisire consumatori in più mercati, essere presente su più canali digitali, promuovere la fedeltà del brand e creare, quindi, relazioni di valore…, è importante imparare ed essere guidati da chi conosce e applica le nuove tecnologie.

 

4) Dimostrare l’impatto commerciale

In luce di quanto detto, degli obiettivi e dei cambiamenti, le crescenti aspettative aziendali nei confronti delle agenzie stanno comportando cambiamenti nelle strutture retributive previste.

 

Lo studio prospetta, per i prossimi anni, un passaggio da una struttura a tariffa fissa a tariffe incentrate sui risultati; il rapporto sarà dunque basato su performance e commissioni.

 

Le agenzie, dunque, saranno viste sempre di più come un partner strategico e il discriminante tra di loro sarà il valore aggiunto dimostrato.

 

Per avere e mantenere questi meriti e qualità, le agenzie dovranno impegnarsi e rimanere aggiornate su vari fronti.

 

  • Le agenzie dovranno utilizzare e rimanere costantemente aggiornate sui canali e sugli strumenti digitali innovativi. Per conquistare i consumatori nel ricco panorama digitale, sono necessarie esperienze sofisticate: è discriminante riuscire a coinvolgere il pubblico mentre si sposta da un canale digitale all’altro, sia lungo il percorso verso l’acquisto, sia durante le ricerche conoscitive e decisionali.

 

  • Le agenzie dovranno conoscere a fondo i principali processi di automazione: automation, content marketing, marketing conversazionale, ottimizzazione dei contenuti creativi dinamici… tutte parole difficili ma sempre più importanti nello stack di risorse fondamentali.

 

  • Le agenzie dovranno strutturare e realizzare strategie a livello nazionale e internazionale, per esempio sfruttando i siti web e le piattaforme e-commerce: i confini non sono più così limitanti come lo erano un tempo, infatti i consumatori e i brand vivono in un mondo sempre più dinamico, unico e reattivo.

 

Per rispondere a queste esigenze noi di Blue Milk ci proponiamo come partner strategico e operativo mettendo a disposizione le nostre competenze digitali; contattaci per sapere di più su quello che possiamo offrire al tuo business!

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