22 febbraio 2022

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SEO Trend 2022: 6 tendenze fondamentali per strategia e pianificazione

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Chiunque si occupi di SEO sa bene che ogni più piccola modifica agli algoritmi potrebbe vanificare sforzi e lavoro di mesi.

 

Gli aggiornamenti che Google apporterà prossimamente alle logiche di funzionamento, potrebbero, infatti, cambiare i fattori di ranking e quindi il posizionamento del sito web nella lista dei risultati dei motori di ricerca.

 

Rimanere, quindi, sempre aggiornati sugli ultimi Trend SEO e stare al passo con tutte le novità introdotte in materia di ottimizzazione per i motori di ricerca, sono cose fondamentali per tutti i SEO specialist.

 

Trend 1 - Multimodalità e multilinguismo: da un indice web a modelli pre addestrati

Da BERT a MUM: nel 2019 Google annunciò il rilascio di un modello di linguaggio, definito Bidirectional Encoder Representations from Transformers - BERT basato su Transformer, l’architettura neurale di Google.

 

La tecnologia si fonda su un sistema di machine learning, progettata per apprendere le relazioni contestuali tra le parole: i modelli BERT permettono all’algoritmo di Google di elaborare le parole di una frase, considerando il contesto o l’ordine con cui vengono digitate.

 

BERT è stato una svolta per quanto riguarda l’implementazione degli assistenti vocali si è dimostrato un momento chiave per la comprensione del linguaggio naturale da parte dell’algoritmo di Google. Ma nel 2022 cambierà tutto: BERT è stato l’inizio di una spinta in avanti che, come annunciato dall’azienda di Mountain View in occasione della conferenza Google I/O 2021, porterà nel prossimo periodo a un nuovo modello per l'interpretazione e l'assistenza agli utenti: Multitask United Model - MUM.

 

Il nuovo modello di intelligenza artificiale sarà in grado sia di comprendere le intenzioni dell’utente su un piano più profondo; sia di semplificare le ricerche complesse, che normalmente richiederebbero l’inserimento di più query di ricerca per ottenere un risultato pertinente.

 

MUM - Multitask United Model:

  • comprende il linguaggio e lo genera: è programmato per comprendere 75 lingue, per svolgere più task contemporaneamente ed è in grado di sviluppare una comprensione più completa delle informazioni rispetto ai modelli precedenti.
  • modello multimodale: è in grado di elaborare informazioni attraverso testo e immagini.

 

Nell’estate 2021 MUM era in fase di test ma a partire da quest’anno inizierà a funzionare sui motori di ricerca, influenzando i risultati.

MUM è, quindi, incentrato sull’interpretazione delle intenzioni delle persone dietro le query di ricerca.

 

Trend 2 - LaMDA la ricerca vocale di Google

L’ottimizzazione per la ricerca vocale, negli ultimi anni, ha assunto sempre più importanza sul piano SEO: sarà possibile parlare con Google grazie alla nuova tecnologia orientata al dialogo con l’utente.

 

Language Model for Dialogue Applications - LaMDA a differenza degli altri paradigmi linguistici basati su Trasformer è un modello orientato a cogliere delle sfumature che distinguono la conversazione da altre forme di linguaggio.

 

Oltre allo sviluppo tecnologico, alla specificità e alla sensibilità delle risposte di LaMDA, gli esperti Google si stanno concentrando sulla responsabilità sociale del linguaggio, prestando attenzione a tutto ciò che potrebbe essere “pericoloso”.

 

“[…]Il linguaggio è uno dei più grandi strumenti dell'umanità, ma come tutti gli strumenti può essere utilizzato in modo improprio. […]La nostra massima priorità, quando creiamo tecnologie come LaMDA, è lavorare per ridurre al minimo i rischi.”

 

Eli Collins e Zoubin Ghahramani di Google

 

LaMDA vuole instaurare un dialogo con l’utente, restituendo un’esperienza quanto più vicina possibile al linguaggio naturale.

 

Trend 3 - Shopping Graph: Google lancia nuove funzionalità per l’e-commerce

Negli ultimi anni lo shopping online è stato praticamente l’unica opzione per i consumatori, infatti i risultati finanziari di Amazon e Shopify sono stati un successo ben oltre le aspettative.

 

Visto il trend così positivo, anche Google ha deciso di dedicare allo shopping online maggiore tempo e attenzione, implementando il suo motore di ricerca dedicato all’acquisto.

 

È stato da poco annunciato il lancio di Google Shopping Graph

un modello dinamico potenziato dall'intelligenza artificiale che comprende un insieme in continua evoluzione di prodotti, venditori, marchi, recensioni e, soprattutto, le informazioni sui prodotti e i dati di inventario che riceviamo direttamente da marchi e rivenditori, nonché come tali attributi si relazionano tra loro.”

 

Google ha anche deciso di ampliare la partnership con Shopify, consentendo ai 1,7 milioni di venditori di includere i prodotti nell’ecosistema di Google.

 

La piattaforma vuole arrivare a creare la perfetta esperienza d’acquisto attraverso i dati raccolti durante le sessioni. 

 

Per aiutare le persone a trovare facilmente i prodotti che desiderano, sia dei più grandi marchi sia dall’e-commerce di un piccolo brand, Google ha introdotto nuove funzionalità.

 

  • Tab Open Cart: il plugin su Google Chrome consente di visualizzare tutti i carrelli lasciati in sospeso in un’unica tab, ogni volta che viene aperta una nuova pagina nel browser;
  • Collegamento dei programmi fedeltà all’account Google: l’associazione renderà possibile vedere sempre le migliori opzioni di acquisto offerte all’utente.

 

Trend 4 - Passage Ranking 

Passage Ranking, annunciato alla fine del 2020 e rilasciato a febbraio 2021, è un aggiornamento che permette al motore di ricerca di indicizzare una parte precisa del contenuto di una sezione web, anziché l’intera pagina.

 

Nelle ricerche molto specifiche, l’informazione che l’utente sta cercando o la risposta alla domanda potrebbe essere difficile da trovare (spesso perché inserita all’interno di una pagina web dove l’argomento è trattato in modo ampio).

 

Questa tecnologia migliorerà del 7% le query di ricerca in tutte le lingue.

 

Per ora è difficile capire quali siano le tecniche migliori a livello SEO per l’indicizzazione dei passaggi (essendo estratti di contenuto estremamente legati al contesto quindi lontani dalla logica di indicizzazione delle keyword); meglio rimanere concentrati sugli elementi “tradizionali”, title e metatag.

 

Trend 5 - momenti chiave dei video

I contenuti video di YouTube hanno un ruolo di sempre maggior rilievo all’interno della content strategy perchè favoriscono molto l’acquisizione di traffico e lead.

 

I video di YouTube hanno assunto rilevanza per la SEO da quando Google li ha inclusi tra i risultati di ricerca restituiti nella SERP.

 

Per far risaltare i video tra i risultati di ricerca e farli apparire nella sezione “Video consigliati”, Google ha implementato due funzioni:

Marcando le clip è possibile indicare il timestamp, isolando dei momenti chiave all’interno del video e attribuendo delle specifiche etichette.

La funzione Seek Markup (a breve attiva), serve per comunicare a Google la struttura dell’URL in modo che possa automaticamente identificare i momenti chiave del video.

 

Trend 6 - Core Web Vitals

Anche se restano fondamentali sia l’ottimizzazione dei contenuti per parole chiave sia la strategia di backlink, non sono più i soli elementi che contano per una SEO strategy che si rispetti.

 

Il posizionamento viene sempre più influenzato dall’UX.

 

Con il nuovo strumento Page Experience, l’esperienza di navigazione dell’utente assume molta importanza agli occhi del motore di ricerca e valutata con delle metriche specifiche, i Core Web Vitals.

 

Leggi di più sui tre indicatori dell’esperienza utente nel nostro articolo: Core Web Vitals nuovo fattore di ranking: cosa sono e come funzionano

 

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Fonti: ninjamarketing

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