20 aprile 2021

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Core Web Vitals nuovo fattore di ranking: cosa sono e come funzionano

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Ottimizzare la qualità dell’esperienza degli utenti è la chiave per il successo, a lungo termine, di ogni sito web. Che tu sia il proprietario del sito, un marketer o uno sviluppatore, i Core Web Vitals possono aiutarti a quantificare e a migliorare la qualità dell’esperienza del sito, identificando le opportunità per migliorarlo.

 

Come l’aggiornamento di Google verso l’indicizzazione mobile-first era stato preannunciato nel 2015 ma reso effettivo tempo dopo, marzo 2021, anche i Core Web Vitals sono stati presentati il 28 Maggio 2020, da Google attraverso il suo blog in un articolo, ma diventeranno a tutti gli effetti un fattore di ranking da maggio 2021.

 

Sono anni, infatti, che Google fornisce innumerevoli strumenti per misurare e creare report sulle performance.

 

Tenere il passo con tutte queste metriche, strumenti e aggiornamenti non è così semplice!

 

L'iniziativa dei Core Web Vitals ha l’obiettivo di semplificare il vasto numero di parametri e aiutare gli sviluppatori dei siti a focalizzarsi sulle metriche che davvero contano.

 

La velocità è sempre di più un valore considerato chiave nel mondo del web: la soglia di attenzione e la pazienza degli utenti si sono abbassate considerevolmente all’avanzare della tecnologia.

 

I tempi di attesa di caricamento o di conclusione di un’operazione devono rientrare nella scala dei millisecondi.

 

Per i proprietari dei siti, la velocità è un requisito fondamentale per accedere al sito da desktop, ma soprattutto nell’interazione di un portale web mobile friendly.

Tutti i motori di ricerca (Google non fa eccezione alla regola) considerano la velocità del sito web un valore aggiunto: premiano con un migliore posizionamento all’interno dei risultati di ricerca tutte quelle piattaforme, che offrono al loro pubblico un accesso rapido alle informazioni e ai contenuti. 

 

Cosa sono e cosa valutano i Core Web Vitals?

Chi si occupa di SEO, direttamente o indirettamente, ne ha sicuramente sentito parlare: tra pochi giorni entreranno, infatti, a far parte degli elementi che Google tiene in considerazione per valutare il ranking dei siti. 

 

I Core Web Vitals sono tre parametri ideati da Google per valutare la user experience. Le tre metriche valutano:

  • • la velocità di caricamento (come viene percepita dall’utente),
  • • la stabilità del layout del sito,
  • • la qualità dell’interazione con il sito.

 

L’esperienza dell’utente è quindi molto incisiva per la decisione del posizionamento di un sito all'interno della serp.

 

Cosa cambia con i Core Web Vitals?

Il nuovo algoritmo di Google è stato implementato per prendere in considerazione, in modo sempre più smart e accattivante l’esperienza utente. 

 

Questo parametro sarà un elemento fondamentale per la classifica e la qualità del sito, dunque la sua posizione nella SERP. 

 

Cosa sono precisamente i Core Web Vitals?

I Core Web Vitals sono elementi che Google utilizza per calcolare in modo più preciso possibile l’esperienza dell’utente rispetto alla velocità del sito, al layout e alla qualità dell’interazione.

 

  1. • LCP - Largest Contentful Point: parametro che permette di valutare la velocità di caricamento della pagina; misura l’intervallo di tempo tra l’inizio e il completamento del caricamento. È dato, quindi, dal tempo necessario a far comparire sullo schermo l’elemento della pagina più significativo.

Un buon valore di LCP è inferiore ai 2,5 secondi.

 

Una serie di fattori da ottimizzare sono:

  • • Configurazione del server
  • • JavaScript e CSS
  • • Risorse pesanti
  1. • CLS - Cumulative Layout Shift: metrica che valuta la stabilità del layout del sito nel corso del tempo. Se nel sito ci sono elementi che disturbano la navigazione, sono punti in meno per l’algoritmo di Google.
  1. • FID - Il First Input Delay: criterio che valuta il tempo necessario affinché una pagina sia pronta per l’interattività: quanto tempo impiega la pagina a rispondere a bottoni, clic, scroll o input da tastiera elaborando i corrispondenti gestori di eventi.

Una risposta lenta da parte del sito web può restituire all’utente la sensazione di aver cliccato su un bottone con cui non voleva interagire o di aver iniziato un’azione involontaria; questo può portare i visitatori ad abbandonare il sito.

 

Un tempo ottimo sta sotto i 100 millesimi di secondo. Per Google è ottimale un FID inferiore ai 100 ms. Tempi di risposta superiori ai 300 ms, invece, sono considerati un po’ limitativi per un sito di qualità. Per ridurre il tempo si può, per esempio, rimuovere script di terze parti

 

Come analizzare i Web Vitals Score?

I tool che oltre a misurare queste metriche offrono anche dei dettagli per misurare il funzionamento sono elencati di seguito.

 

  • • PageSpeed ​​Insights: primo strumento da utilizzare: nel rapporto che fornisce si ottengono dati di laboratorio, i dati di campo e molte altre metriche principalmente correlate al miglioramento di tutte le pagine.
     
  • • Estensione Web Vitals per Chrome: è possibile accedere a Web Vitals direttamente al caricamento della pagina e interagire con la pagina per fare troubleshooting di eventuali problemi con First Input Delay e/o Content Layout Shift. 
     
  • • WebPageTest: è uno strumento di test indipendente che permette di configurare l’approccio con una varietà di condizioni; le informazioni sono autorevoli (è costruito dagli ingegneri di Google) e rendono disponibili le API RESTful.
     
  • • Google Search Console: offre la possibilità di approfondire le aree problematiche con pagine che stanno fallendo sul campo; è possibile eseguire il drill down per individuare gruppi di pagine con problemi simili.
     
  • • API JavaScript Web Vitals: permette di usare JavaScript per accedere alle metriche direttamente dal browser e trasmettere a un repository a scelta.
     
  • • Chrome Dev Tools: Chrome fornisce il set definitivo di strumenti per scoprire o rintracciare i problemi utilizzando le informazioni dettagliate disponibili nei rapporti e nelle registrazioni del caricamento della pagina nella scheda Performance.

 

Conclusioni

I nuovi criteri di valutazione vanno quindi a premiare tutti quei siti, per quanto semplici, che dimostrano buona stabilità e rapidità di caricamento; conseguentemente vengono penalizzati siti troppo pieni di animazioni instabili o di banner confusionari.

 

Viene sempre premiata la qualità, la correttezza e la linearità dell’esperienza di navigabilità dell’utente.

 

Ripensare i siti nell’ottica dei nuovi Core Web Vitals è fondamentale per migliorare il posizionamento dei siti nella serp: le pagine web con UX particolarmente curata scaleranno il ranking SEO.

 

Noi di Blue Milk possiamo aiutarti nel valutare su quali aspetti!

Vedremo insieme su cosa puntare per migliorare la velocità del sito, le azioni da fare per ottimizzare l'esperienza dell'utente e quali strategie adottare per scalare i risultati della SERP! Contattaci per saperne di più.

 

Fonti: Ansa, IlTagliaerbe

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